Il sangue
Il sangue è un tessuto biologicamente attivo, composto da cellule (globuli rossi, globuli bianche e piastrine) sospese nel plasma, un liquido nel quale sono presenti proteine, zuccheri, grassi e sali minerali. Per capire quanto sia importante, basta pensare al fatto che rappresenta circa l’8 percento del peso corporeo (nei maschi il volume medio è di 5-6 litri).
Il sangue esercita numerose funzioni all’interno dell’organismo:
- Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica).
- Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti).
- Escretrice (raccoglie i rifiuti, che convoglia agli organi, destinati a eliminarli).
- Termoregolatrice (regola il calore).
- Regola l’equilibrio idrico e acido-basico (per mezzo del plasma).
- Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi).
- Coagulante (grazie all’azione delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione).
Il
sangue si compone di una parte liquida chiamata plasma e una parte
corpuscolata o cellulare (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine)
che rappresenta circa il 45 % del totale.
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione.
Dal plasma donato si possono ottenere, mediante frazionamento industriale, alcune sostante importantissime ai fini trasfusionali:
- Albumina, trasporta diverse componenti del sangue e sostanze nutritive. È una proteina utilizzata nel trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni (cirrosi, nefrosi, ecc.), per la cura di stati patologici gravi come lo shock da ustioni, da tra uma, ecc.
- Immunoglobuline, sostanze protettive o anticorpi che si sviluppano normalmente a contatto con diversi agenti estranei all’organismo, o dopo vaccinazioni. Vengono utilizzate in vari tipi di difetti immunologici o per patologie autoimmunitarie.
- Fattori della coagulazione (VIII e IX), fondamentali per i pazienti affetti da emofilia A e B che hanno una carenza nel sangue di fattore VIII o IX. Negli ultimi anni l’uso di questi preparati altamente purificati e assai efficaci ha permesso una vita pressochè normale a chi soffre di emofilia.
Globuli rossi
I globuli rossi (eritrociti o emazie) hanno principalmente la funzione di trasportare, grazie a una proteina specializzata chiamata emoglobina, l’ossigeno ai tessuti eliminando l’anidride carbonica. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). Non posseggono il nucleo, sono plastici (per riuscire ad attraversare i capillari) e sulla loro superficie sono presenti gli antigeni dei gruppi sanguigni. I valori normali vanno da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.
Globuli bianchi
I globuli bianchi (o leucociti) hanno una funzione di difesa dell’organismo, sia direttamente distruggendo le sostanze estranee penetrate nell’organismo sia producendo anticorpi.
Sono divisi in granulociti (a loro volta suddivisi in neutrofili, basofili ed eosinofili), linfociti e monociti. I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.
Piastrine
La loro funzione è importante nella coagulazione del sangue e nei processi riparativi e di cicatrizzazione; sono i più piccoli elementi del sangue. I valori normali vanno da 150.000 a 400.000.
Le
modalità di conservazione degli emocomponenti non sono fissi ma vengono
stabiliti da Decreti Ministeriali sulla base dell’evoluzione delle
conoscenze scientifiche in merito.
Sulla
base del Decreto più recente (Decreto del Ministero della Salute del 2
novembre 2015) le modalità di conservazione sono le seguenti:
Nel
1901 il fisiologo e biologo viennese Karl Landsteiner scoprì che sulla
superficie dei globuli rossi dell’uomo sono presenti delle sostanze
chiamate agglutinogeni e che nel plasma ci sono degli anticorpi chiamati agglutinine.
Sulla base di queste scoperte il dott. Landsteiner distinse nella specie umana tre gruppi sanguigni: 0, A e B.
Durante
la seconda guerra mondiale poi i ricercatori Wiener e Landsteiner
scoprirono un nuovo fattore responsabile di incidenti trasfusionali che
si producevano soprattutto in soggetti che avevano subito più
trasfusioni. Questo fattore fu chiamato «RH». Così oggi i soggetti che
possiedono questo fattore sono chiamati RH positivi (RH+), quelli che non lo possiedono RH negativi (RH-).