Benvenuta aspirante donatrice, benvenuto aspirante donatore!
Se sei qui ora, è probabilmente perché hai già pensato di donare sangue. Se non hai ancora deciso vediamo insieme perché donare è un’ottima idea!
Il sangue non può essere prodotto artificialmente e, oltre alla trasfusione, con gli emoderivati si realizzano prodotti e farmaci indispensabili per tantissime malattie e terapie.
È una decisione importante, per i più giovani un vero e proprio rito di passaggio all’età adulta, e comunque un gesto straordinario di solidarietà e valore civico perché garantisce al nostro sistema sanitario di poter offrire cure gratuite a tutti e ogni volta che occorre.
A differenza di molti altri paesi, in Italia sangue e plasma non possono essere venduti o comprati, solo donati e trasfusi ai malati, o lavorati per produrre medicinali. Quindi, semplicemente, se molti donano sangue, il sangue c’è per tutti.
I requisiti richiesti per donare sangue e plasma sono i seguenti:
Età
18-60 anni (per candidarsi a diventare donatori).
Chiunque desideri donare per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. La donazione di sangue intero da parte di donatori periodici di età superiore ai 65 anni può essere consentita fino al compimento del 70° anno, previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio correlati all’età.
Peso
Non inferiore ai 50 kg.
Stato di salute
Buone condizioni.
Stile di vita
Nessun comportamento a rischio che possa compromettere la nostra salute e/o quella di chi riceve il nostro sangue.
L’idoneità alla donazione viene stabilita mediante un colloquio personale e riservato, una valutazione clinica da parte di un medico e dopo aver effettuato gli esami di laboratorio (prima donazione differita) previsti per garantire la sicurezza del donatore e del ricevente.
Tra le ragioni più diffuse per cui un aspirante donatore può essere valutato non idoneo alla donazione troviamo:
- malattie cardiovascolari
- diabete trattato con insulina
- uso abituale di droghe
- uso eccessivo di alcolici
- rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione malattie
- positività al test delle Epatiti B e C
- positività al test della Sifilide o dell’HIV
Per tutti gli altri fattori si rimanda al giudizio del medico.
Chi dona sangue lo fa volontariamente, anonimamente e gratuitamente. Sa che ne trae vantaggio tutta la comunità perché senza adeguate scorte sarebbero impossibili interventi chirurgici, terapie e cure su vasta scala.
Ma un donatore può contare anche su alcuni vantaggi diretti.
- Con le visite periodiche gratuite, approfondite e meticolose, tiene monitorata la sua salute.
- Ha diritto al riposo retribuito dal lavoro nella giornata di donazione (*se lavoratore dipendente).
- Può vaccinarsi gratuitamente contro l’influenza stagionale.
- Può scegliere il giorno e l’ora che preferisce nell’ambito del programma della raccolta.
- Ha il privilegio di sentirsi indispensabile per la collettività.
- Dopo la donazione, la colazione la offre Avis!
Per iniziare a donare è necessario svolgere una visita di idoneità che consiste in:
- Compilazione di una serie di moduli, fra cui il questionario anamnestico
- Colloquio personale e valutazione clinica con un medico
- Prelievo ematico per esami di laboratorio.
Terminata la visita e trascorso un lasso di tempo l'aspirante donatore verrà contattato.
- 4 mesi: dopo piercing, tatuaggi, rapporti sessuali a rischio non reiterati (occasionali, promiscui), interventi chirurgici maggiori, agopuntura, endoscopie (es. gastroscopia, colonscopia).
- 6-12 mesi: dopo il rientro da viaggi in zone dove esiste il rischio di contrarre malattie infettive tropicali.
- 6 mesi: dopo il parto.
- Periodi differenti: per vaccinazioni, patologie infettive, assunzione di medicine.
- Esclusione permanente: positività per test HIV, epatite B e C, malattie croniche.
L’elenco completo dei criteri di sospensione è contenuto nell’allegato III del Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.
- 51% Interventi chirurgici, sale parto e chirurgia infantile
- 39% Medicina oncologica, patologie croniche, cure infantili e senili
- 10% Pronto soccorso e rianimazione